Lo scorso giovedì 4 luglio i soci del Panathlon Club Lugano si sono ritrovati al Golf Club Lugano per un convivio estivo alla scoperta di uno sport che, oltre ad essere disciplina olimpica dal 2016, in Svizzera è sempre più popolare. Basti pensare che nel nostro Paese ci sono attualmente 98 campi di golf e circa 100 mila giocatori attivi, numeri simili alla molto più popolosa Italia. Non solo: tra i giocatori attivi, un terzo sono donne.
Prima del momento informativo, i panathleti hanno potuto visitare il campo e cimentarsi con l’arte di mandare la palla in buca. Rientrati nell’accogliente sala principale, i presenti hanno scoperto la storia del Golf Club Lugano grazie alla presentazione di Gabriela Cotti Musio, panathleta e Vicepresidente del Club, fondato da Erwin von Riedemann, il quale si trasferì con la moglie Josefa dalla Germania a Lugano. Josefa era un'appassionata golfista, vincitrice di varie competizioni importanti. Fu così che il marito Erwin decise di mostrare tutto il suo amore fondando uno dei primi campi da golf in Svizzera, inaugurato a Magliaso il 24 novembre 1923. Perché proprio a novembre? Cotti Musio racconta che in quel periodo erano presenti numerosi turisti provenienti dai Paesi nordici, i quali desideravano giocare a golf. Il Club di Lugano è tra i più antichi ma non detiene il record: il primo golf club in Svizzera è stato fondato nel 1893 in Engadina.
Cotti Musio ha illustrato le sfide future del club luganese, cominciando dalla sostenibilità ambientale. Il terreno è situato sopra una falda acquifera, quindi non viene usata nessuna sostanza chimica. In futuro, visti i periodi di siccità sempre più lunghi, è possibile che i campi saranno meno verdi perché per non consumare troppa acqua si eviterà un annaffiamento continuo. L’area del Golf Club rappresenta in ogni caso un prezioso polmone verde importante per Caslano e Magliaso.
La seconda sfida consiste nella capacità di attrarre soci, in particolare giovani: con i suoi 800 soci il Golf Club Lugano è posizionato bene nonostante un trend generale che vede i giocatori pagare l’entrata senza tesserarsi. Infine, nel futuro sarà importante rinnovare le infrastrutture, un processo che il Golf Club Lugano ha già avviato.
Cotti Musio conclude citando uno studio che ha stabilito come i golfisti vivano in media cinque anni in più e ricordando come questo sport possa essere praticato a qualsiasi età. A questo punto i presenti hanno applaudito Geo Balmelli, classe 1927, figura storica del Panathlon Club Lugano, che sul campo di golf sa ancora il fatto suo.
La serata si è conclusa con una cena conviviale nella splendida terrazza del Golf Club.
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